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Idrogeno “green”: gli investimenti sull’energia del futuro

Idrogeno “green”: gli investimenti sull’energia del futuro

Per quanto l’avanzare della pandemia abbia apportato gravi danni in tutto il mondo, d’altra parte non si può negare che abbia favorito l’accelerazione di piani e strategie per un’imminente sostenibilità ambientale.

Tra questi piani rientra quello di effettuare una transizione definitiva all’idrogeno verde, grande vettore energetico (versatile), utile come decarbonizzatore nei trasporti, nel settore residenziale e nelle industrie. Alias: grande protagonista nella riduzione delle emissioni di gas serra.

Vediamo cos’è nello specifico e come può essere utilizzato nell’imminente futuro.

Che significa “Idrogeno verde”?

Il 92% di ciò che conosciamo dell’universo è formato da idrogeno. Il suo nome deriva dal greco e significa “che genera acqua”. Oltre ad essere il primo elemento della tavola periodica, l’idrogeno è conosciuto anche come ottimo combustibile per produrre energia e anche altri composti. 

Con questo elemento così versatile, infatti, oggi è possibile produrre, immagazzinare, trasportare e utilizzare l’energia in svariati modi. Ma che differenza c’è con le altre sfumature di idrogeno?

  • Grigio: prodotto da gas naturale, carbone o metano a vapore (il 95% dell’idrogeno prodotto nel mondo, ad oggi, è grigio;
  • Blu: prodotto a basse emissioni di carbonio dannose per il clima ma generato da fonti non rinnovabili (nucleare);
  • Turchese: prodotto tramite pirolisi scomponendo il metano in carbonio solido e idrogeno ma, a causa dell’elevato calore necessario per sostenere il processo di decomposizione, emette elevate quantità di gas serra.

Quando si definisce green? 

L’idrogeno si definisce green quando, durante la sua produzione, non viene più estratto dal gas naturale producendo elevate emissioni di carbonio, ma dall’elettrolisi. In pratica, tramite gli impianti di energia rinnovabile come quella solare, eolica o altre tipologie di fonti, l’energia da essi prodotta in eccesso, alimenta le celle elettrolitiche implicate nella produzione di idrogeno. 

Sostenibilità ambientale

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Così ricavato, l’idrogeno risulta essere Carbon neutral, un elemento sostenibile al 100% e per questo definito “verde”, o “green hydrogen”. 

Scopriamo insieme come questo elemento possa diventare la chiave per un futuro energetico pulito, sicuro ed economico. Insomma, per una sostenibilità ambientale a 360°.

Idrogeno green: come e perché definirlo il futuro della sostenibilità ambientale 

Prima di classificare i vari usi che verrano effettuati dell’idrogeno verde, è bene specificare che la maggiore fonte di emissioni di gas è l’utilizzo dell’energia elettrica. Va da sé che, più usiamo elettricità, più favoriamo l’effetto serra e il conseguente cambiamento climatico.

Reduci da una consapevolezza simile, il senso di responsabilità ha spinto diversi paesi come gli USA, la Germania, la Spagna e anche l’Italia, a cercare di ristabilire gli equilibri. Qui addirittura si parla di “grande scommessa” della ripresa economica, ma in che senso? 

Come potranno delle nuove strategie riorganizzative riuscire a ristabilire, se non migliorare, l’economia e la situazione climatica mondiali?

L’obiettivo è, entro 30 anni, passare dall’idrogeno “grey” a quello “green”. L’UE in particolare, ha deciso di imboccare una strategia ben precisa, la “Hydrogen Strategy for a climate-neutral Europe”. Con questa ha lo scopo di cambiare gli scenari produttivi dell’idrogeno passando da una derivazione fossile (gas metano) a una di tipo rinnovabile ma su scala mondiale. 

Per far sì che questo accada, c’è bisogno che la domanda aumenti e il prezzo dell’elettricità prodotta diventi più concorrenziale rispetto a quella prodotta da fonti fossili.

La domanda dunque sorge spontanea: perché favorire questa “Hydrogen Strategy”? 

  • Si ricava un’energia pulita e generabile in qualsiasi posto del mondo, senza produrre effetti inquinanti;
  • L’idrogeno verde può inoltre essere stoccato e utilizzato in qualsiasi settore;
  • È possibile trasportarlo attraverso gasdotti sotto forma di gas o sulle navi in forma liquida;
  • Grazie alla sua elevata densità energetica, lo si può trasformare in energia elettrica e metano per i riscaldamenti dei palazzi o in combustibile per soddisfare la domanda crescente di veicoli elettrici, diminuendo anche i lunghi tempi di ricarica;
  • Nell’industria chimica può essere usato per produrre ammoniaca, concimi per il terreno, prodotti petroliferi;
  • Nell’industria metallurgica può essere sfruttato, invece, per trattare i metalli.

Una strategia verso il progresso: il clima chiama e l’Italia risponde

Faith Birol, direttore della IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia) ha dichiarato: “L’idrogeno verde è pronto per il suo grande momento”.

Il Ministero dell’Ambiente italiano, infatti, è sia pronto a favorire la diffusione dell’idrogeno verde a livello nazionale, sia a contribuire alle iniziative internazionali a riguardo. Da oggi fino al 2050 l’Italia si impegna completamente al fine di velocizzare e appoggiare lo sviluppo di un mercato globale dell’idrogeno come “nuovo alleato” per la decarbonizzazione e la sostenibilità ambientale.

Categoria: News
Pubblicato il: 19 Marzo 2021
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