Green Economy: norme e multe
Entrata in vigore nel 2016, la legge Green Economy ha apportato diverse importanti disposizioni per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. L’obiettivo primario di questa legge è stato il promuovere la green economy attraverso delle normative ben definite per aziende e cittadini.
Le multe introdotte dalla legge Green Economy
Una delle più grandi rivoluzioni attuate dalla legge Green Economy è stata l’introduzione di alcune sanzioni relative al corretto smaltimento di alcuni rifiuti, soprattutto i più “piccoli”. L’Articolo 40 del d.lgs. 152 del 2006 chiarisce il punto riguardo il divieto di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni o prodotti da fumo. La norma prevede che non è possibile gettare a terra oggetti quali scontrini, cartacce, chewing-gum masticati e rifiuti affini, lo stesso vale anche per le caditoie e gli scarichi pubblici.
Nonostante si tratti di un gesto così essenziale, questa legge ha posto importanti paletti mirati a prevenire il formarsi di ciarpame si marciapiedi: chi viene pizzicato a commettere questa infrazione è soggetto ad una sanzione amministrativa da 30 a 150 €. La norma inoltre prevede il raddoppiamento della sanzione in caso di abbandono di rifiuti di prodotti da fumo: gettare un mozzicone di sigaretta può dunque portare fino a 300 € di multa.
Le normative della legge Green Economy
Per salvare l’ambiente è stato necessario attuare normative mirate ad incentivare l’utilizzo di mezzi a basso impatto: una delle normative introdotte è stato il riconoscimento dell’incidente in itinere anche a chi va a lavoro in bicicletta, oltre che ai mezzi di trasporto a motore. La pubblica amministrazione ha virato verso gli appalti “green” e sono nati i criteri minimi ambientali legati all’acquisto di attrezzature da ufficio, beni consumabili e alimentari. Un’altra norma importante ha portato all’abolizione del pignoramento di cani e gatti da parte delle agenzie di recupero crediti.