Truffe contratti gas e luce: i trucchi per riconoscerle
Molto spesso, attraverso i canali più comuni, come il telefono, le e-mail o il porta a porta, possono essere messe in atto delle vere e proprie truffe: con la scusa di uno sconto in fattura, oppure di finti debiti da saldare, vengono creati ad arte dei veri e propri raggiri per estorcere dati personali e, in alcuni casi, soldi.
Con questa mini guida vogliamo aiutare i lettori a mantenere il massimo livello di attenzione sulle potenziali truffe che riguardano nella fattispecie la fornitura di gas e luce.
Quali sono gli obiettivi delle truffe?
Gli obiettivi principali di queste truffe possono essere:
- Effettuare un cambio di fornitore non richiesto.
- Attivazione di tariffe non propriamente convenienti.
- Furto di identità e dati personali.
- Estorsione di denaro.
Va tenuto presente che il settore delle utenze energetiche è tra i settori più colpiti. In tal senso, bisogna essere consapevoli che le truffe possono avvenire in diversi luoghi, sia in presenza che in forma telematica o digitale.
I rischi economici derivanti da questi raggiri possono variare da una base di 50 euro fino a cifre che superano le centinaia di euro. Bisogna fare attenzione a tutelare soprattutto le fasce più deboli, che potrebbero essere colte alla sprovvista da eventuali richieste di questo genere; anche chi non ha familiarità con la tecnologia potrebbe incorrere facilmente in messaggi truffaldini allo scopo di effettuare un vero e proprio furto di identità.
Dal porta a porta al phishing: ecco i principali modi in cui si svolgono le truffe
Le truffe riguardanti il settore energetico colpiscono gli utenti dell’ambito privato. I truffatori hanno diverse frecce al loro arco, e alcune di queste sono rappresentate proprio dai mezzi di comunicazione, principalmente il telefono o l’e-mail.
Le truffe effettuate tramite call center spingono l’utente a fornire i propri dati personali e i codici relativi ai contatori. Una volta in possesso di questi dati, l’operatore potrà attivare un nuovo contratto di cui vi accorgerete solo con l’emissione della bolletta.
Ma le truffe possono essere fatte di persona: bisogna quindi stare attenti nel caso in cui dovesse presentarsi un esattore che richiede il pagamento di bollette arretrate, oppure un finto tecnico che potrebbe chiedere oggetti d’oro o d’argento per testare il contatore.
Ancora, si può essere contattati da ragazzi giovani che avvisano del cambiamento delle condizioni contrattuali, chiedendo di operare una scelta o di firmare del materiale informativo, per poter in realtà modificare la tipologia di contratto.
Internet ha aperto diverse possibilità per espandere i propri interessi e il proprio business: purtroppo questo è vero anche per chi agisce con intenti truffaldini.
Tramite false mail aziendali l’utente può essere invitato ad aderire a finte offerte, oppure gli viene chiesto di fare clic su un link per regolamentare la propria posizione con l’azienda erogatrice della fornitura energetica.
Il phishing, così si chiama questa pratica, offre al truffatore la possibilità di appropriarsi di dati bancari e delle carte di credito per sottrarre denaro.
Le truffe del settore energetico hanno un costo: anzitutto quelle legate al recesso del contratto, che può avere un prezzo che raddoppia nel caso della disattivazione di una fornitura non richiesta, oltre a quelli che possono derivare dal furto di preziosi, nel caso di visite indesiderate.
Cosa non dire mai e quali sono i dati da non consegnare? Ecco come difendersi dalle truffe
Se l’operatore non dichiara apertamente che sta registrando la telefonata, con qualsiasi persona vi troviate a parlare, se non siete sicuri della chiamata, allora evitate di dire parole come “si” o “confermo”.
Queste affermazioni, infatti, possono essere utilizzate per realizzare dei montaggi ad arte, che andranno utilizzati in una registrazione, ovviamente fasulla, che servirà proprio per simulare l’approvazione di un nuovo contatto.
Non mostrare mai bollette e non consegnare nessun documento cartaceo. In particolare, evitate di consegnare il codice POD/PDR, attraverso il quale si evince il numero identificativo del contatore. Tramite questo codice è possibile attivare delle forniture non richieste.
Non invitate nessun tecnico o rappresentate ad entrare in casa. I tecnici, generalmente, sono inviati solo su richiesta dell’utenza; oppure, l’azienda erogatrice dei servizi avvisa debitamente l’utente.
Per evitare i tentativi di phishing, verificare sempre che l’indirizzo del mittente sia quello ufficiale. Non cliccare su link e non inviare dati personali.
Scegliete un’azienda per la fornitura di gas e luce con un servizio di assistenza in grado di risolvere in qualsiasi momento dubbi o offrire i giusti chiarimenti sul proprio operato, così da riconoscere meglio i truffatori.